Visita il Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate

Best Western Hotel Residence Italia

prenota ora
Miglior tariffa internet garantita
Prenota subito al miglior prezzo.

Visita il Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate

10042017

Se ti trovi in Sardegna non puoi perderti una visita al Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate, un vero e proprio Museo a cielo aperto ti incanterà

Il Giardino Sonoro dello scultore Pinuccio Sciola è un vero e proprio Museo a cielo aperto e si trova a San Sperate, il paese d'origine dello scultore venuto a mancare il 13 maggio del 2016.

 

Il Maestro Sciola ha creato qualcosa di unico: le famose Pietre Sonore. È stato in grado di lavorare la pietra sino a farla "suonare". Accarezzando le pietre con altre pietre o con le mani, esse sono in grado di produrre musica. Incredibile vero? Una vera e propria rivoluzione della materia!

 

Il Paese Museo di San Sperate si trova a soli 20 minuti d'auto da Cagliari ed è facilmente raggiungibile col trasporto urbano erogato dall'ARST, l'azienda dei trasporti sardi. Merita senz'altro una visita se vi trovate in viaggio in Sardegna. Oltre al Giardino Sonoro, poi, tutto il paese dei dipinti murali merita una visita che vi lascerà incantati.


Il Giardino appare come un luogo magico, pur nella sua semplicità e informalità, così come era lo stesso Pinuccio Sciola che spesso accoglieva i suoi ospiti scalzo quasi a voler ricalcare quel legame profondo con le viscere della terra. È un luogo intriso di energia, di magia e di vibrazioni. Il tempo e lo spazio sembrano fermarsi. Tra il profumo dell'erba e degli agrumi si ergono maestose le sculture scolpite su grossi blocchi di pietra lavorata,  adagiate sulla terra friabile ma compatta. Sono fiere e imponenti. Di fatto si presentano come dei corpi inolrganici fissi e immobili, ma osservandole più da vicino, accarezzandole e abbracciandole, sembrerà di aver a che fare con delle creature animate fluttuanti, capaci di emanare odori ma soprattutto suoni che ti avvolgono e ti stregano. 

Nasce così un legame emozionale, intimo ed emotivamente confidenziale, tra le pietre e lo spettatore reso ancora più coinvolgente dai racconti delle guide e soprattutto di Maria, figlia dello scultore che con passione e amore porta avanti il grande e ambizioso progetto paterno.

 

La visita e il racconto si concludono con l'esperienza in prima persona: nel rispetto e nei limiti del concesso, si possono accarezzare le pietre sonore, sfiorarle delicatamente, sentirne le vibrazioni, i suoni, le armonie, persino i profumi.

 

Per informazioni sulle modalità di accesso e visita, potete consultare il sito web ufficiale del museo www.psmuseum.it